Il nostro Istituto accoglie giovani ad alto rischio di dispersione scolastica, dovuta a contesti sociali, culturali ed economici complessi. Circa il 30% degli alunni iscritti all’Istituto Professionale Bellini proviene da contesti problematici e l’uscita precoce dal sistema dell’istruzione può favorire l’esposizione a disoccupazione e forme di devianza sociale.
Le molteplici situazioni individuali degli allievi, i diversi livelli socio-culturali, le differenti modalità di acquisire e di elaborare informazioni rendono necessarie azioni a favore dell’inclusione, privilegiando un lavoro individualizzato, la progettazione di interventi e condotte mirate, soprattutto per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES).
Nel nostro istituto la presenza di alunni certificati con disabilità ci permette di mettere in campo azioni volte ad assicurare la loro socializzazione ed inclusione favorendo il raggiungimento dell’autonomia, i processi di autostima e la gratificazione personale. Il lavoro viene svolto attraverso le attività dei docenti di sostegno in sinergia con i consigli di classe, le famiglie, i Servizi Sociali e gli specialistici del territorio, per redigere dei Piani Educativi Individualizzati (PEI) che tengano conto della completezza, e complessità, di ogni singolo studente.
Anche per gli alunni con DSA o altri disturbi specifici dell’apprendimento certificati, che risultano in sensibile crescita, si adottano metodologie didattiche tese a un’azione formativa individualizzata e personalizzata, esplicitata nei Piani Didattici Personalizzati (PDP).
Negli ultimi anni, il numero dei ragazzi stranieri è aumentato, arrivando al 30% della totalità degli iscritti al Professionale; presso l’Istituto tecnico il numero è del pari in crescita. In genere si tratta di studenti che vivono in Italia già da alcuni anni, e pertanto in grado di comprendere ed esprimersi con una certa correttezza nella lingua italiana della quotidianità, ma non ancora in pieno possesso della cosiddetta “lingua dello studio”. A questi studenti si aggiunge un numero di allievi neo arrivati, adolescenti “ricongiunti”, che hanno vissuto direttamente il viaggio di migrazione e hanno quindi dovuto ricominciare da capo il percorso scolastico e di apprendimento di un’altra lingua. Per questi alunni svantaggiati dal punto di vista linguistico-culturale, cui si aggiungono molti studenti con svantaggio socio economico, si adottano progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e si adottano strumenti e strategie didattiche individualizzate.
A fronte di questi dati, emerge il bisogno di sostenere i ragazzi, gli insegnanti, le famiglie, offrendo occasioni di confronto e di dialogo attraverso progetti ed azioni che promuovano l’integrazione sociale e il successo scolastico, supportando i ragazzi nel loro percorso di crescita potenziando i loro livelli di autostima, di efficacia e di fiducia anche attraverso iniziative ludiche, culturali, sportive e sociali.
Considerando tutto ciò, le scelte educative e formative del nostro Istituto continueranno ad incentrarsi su interventi di recupero e di compensazione finalizzati a prevenire e a combattere l’insuccesso scolastico e il fenomeno della dispersione.
Per questi motivi, da molti anni, presso le due sedi vengono svolti, in riferimento all’area “SUPPORTO AGLI ALUNNI”, una serie di progetti specifici che riguardano l’inclusione degli alunni.
In entrambe le sedi, ITG Nervi e IPSIA Bellini, viene attuato lo Sportello d’Ascolto tenuto da personale esterno che collabora da diversi anni con il nostro istituto, a supporto degli studenti coinvolgendo anche le famiglie a livello educativo e con lo scopo di supportare famiglie e insegnanti nel processo educativo-formativo volto a migliorare il dialogo tra genitori/figli e insegnanti/alunni; nella Sede ITG Nervi questo progetto si articola in particolare in Sportello d’Ascolto e Supporto Scolastico.
A sostegno degli alunni stranieri vengono organizzati, inoltre, anche corsi di Italiano, suddivisi in livelli relativamente alla competenza iniziale di ciascun alunno.
Protocollo per l’inclusione